
Recentemente ho avuto modo di assistere ad un seminario circa l’acquisizione e la certificazione della prova online, un argomento che interessa non solo avvocati ed investigatori privati, ma anche il cittadino comune che difronte ad una violazione di un proprio diritto, deve conoscere gli strumenti necessari per poter acquisire velocemente una prova certificata senza ridursi al classico screenshot, che come noto agli addetti ai lavori, non ha alcuna efficacia probatoria nel contesto di un procedimento legale.
L’esigenza di poter acquisire in modalità forense il contenuto di pagine web è divenuta una priorità; poter certificare ed acquisire in modalità forense la prova di un crimine informatico o comunque di un qualsiasi elemento di interesse informatico presente online, significa garantire efficacia probatoria nel contesto di un eventuale processo giudiziale che può riguardare non solo l’ambito penalistico ma anche quello civilistico.
E’ un dato di fatto che al giorno d’oggi i crimini informatici commessi mediante l’utilizzo di internet sono sempre più diffusi ed hanno un trend di crescita purtroppo, positivo.
Da qualche decennio a questa parte lo sviluppo della tecnologia informatica ha permesso di creare ed ampliare nuovi scenari sociali.
In un periodo di tempo molto breve abbiamo cambiato abitudini e la maggior parte delle attività umane che svolgevamo manualmente o attraverso l’utilizzo di apparecchiature meccaniche, sono state soppiantate da efficienti applicazioni digitali che hanno rivoluzionato il mondo.
Con lo sviluppo della rete telematica e quindi di internet, tutte le informazioni si sono svincolate dal supporto fisico (hard disk, dvd, usb drive etc.) facilitando la portabilità e il trasferimento dei dati; sulla base di ciò si sono create attività di business come l’e-commerce, l’home-banking, l’e-government, il trading online ed altre attività che hanno consentito di rendere più efficiente la società, rendendola al contempo estremamente vulnerabile.
Dato che tutte le attività di interesse sociale e lavorativo si sono spostate sulla reta di internet, è bene sapere che di conseguenza, anche il crimine e le attività illecite si sono adeguate e in un certo senso hanno trovato terreno fertile grazie alla dinamicità del web.
1) Frodi informatiche;
2) Falsificazioni;
3) Integrità dei dati e dei sistemi informatici;
4) Riservatezza dei dati e delle comunicazioni informatiche.
I reati che riguardano la diffamazione online, il furto del diritto d’autore o della proprietà industriale, la pedo-pornografia online, il cyber bullismo, il cyber stalking, sono divenuti fenomeni criminali che più interessano la nostra attuale società e sono in esponenziale crescita poiché legati alla grande espansione di internet e delle sue applicazioni.
Ci troviamo in un contesto investigativo differente da quello convenzionale, tutto è digitale e online, quindi molto volatile ed estremamente dinamico, un contesto che può essere modificato costantemente, come ad esempio i commenti nei social, i testi dei siti internet, le fotografie e le pagine web…tutto appare e scompare con un clic!
Dobbiamo quindi essere in grado di acquisire questi elementi diretti di una eventuale condotta che attestano la commissione di una attività illecita su un territorio molto vasto come quello di internet ed il web, e su una serie di servizi di varia natura come forum, social network, servizi di chat e via dicendo.
Tendenzialmente mi capita spesso di vedere nei tribunali la documentazione probatoria relativa allo screenshot di una pagina web visitata, che non può determinare una prova ma semplicemente, uno stato di fatto, nient’altro di più.
Il vero problema è che le pagine web e i contenuti online possono essere alterati, contraffatti e facilmente camuffabili, anche involontariamente attraverso un virus o un malware a noi sconosciuto.
Per i motivi sopraelencati, il documento in questione può essere soggetto a vari contestazioni poiché mancano tutti quei riferimenti tecnici che ci permettono di ricondurre alla certezza e alla genuinità dell’elemento screenshot e al momento temporale dell’acquisizione, anche la Cassazione ha espresso il suo parere negativo ribadendo che la copia di una pagina web su un supporto cartaceo non ha efficacia probatoria rilevante che non risulti sia stata raccolta con garanzia di corrispondenza e conformità all’originale e riferibilità ad un ben individuato momento temporale.
Fino a poco tempo fa la raccolta delle prove sul web veniva eseguita manualmente risultando onerosa sia in termini di tempo (circa 4 ore) che di costo.
In qualità di investigatore privato, non ché titolare di una agenzia investigativa a Roma, ho deciso di avvalermi di un innovativo servizio denominato Lagaleye, con il quale ho la possibilità di repertare le prove sul web, escludendo qualsiasi vizio od errore invalidante attraverso l’utilizzo di una procedura semplice e veloce, capace di cristallizzare l’elemento probatorio in pochi minuti e quindi sempre pronto per l’utilizzo.
Un servizio investigativo preziosissimo che si rivolge non solo agli avvocati che hanno necessità di reperire elementi di prova online, ma anche a liberi professionisti ed aziende che hanno necessità di tutelare il proprio business da concorrenza sleale, diffamazioni, l’infedeltà dei dipendenti e dei propri soci.
Nessun investigatore privato ha la capacità di condurre indagini su WhatsApp. Per altre richieste, siamo a tua disposizione e tratteremo la nostra conversazione con riservatezza assoluta.