Lo stalking si configura quando si commettono ripetutamente nei confronti di una persona comportamenti e azioni molestanti e disturbanti, ad esempio:
- Svolgere appostamenti nei luoghi frequentati dalla vittima;
- svolgere pedinamenti;
- effettuare numerose telefonate, o inviare cospicui messaggi su chat private o a mezzo mail;
- chiedere insistentemente a terzi informazioni che riguardano la vita privata della vittima;
- rendersi autore di atti vandalici
- diffamare o minacciare di morte la vittima
La legge dice (art.612-bis c.p.): “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, attraverso comportamenti reiterati, minacci o molesti un’altra persona, cagionandole un perdurante e grave stato di ansia o di paura, oppure inducendola a temere per la propria incolumità, quella di un familiare o di una persona con cui ha una relazione affettiva, tale da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita“.
In tali circostanze, un soggetto potrebbe trovarsi a dover affrontare un imputazione per il reato di “atti persecutori”, una violazione del codice penale che, nei casi più gravi, comporta pene detentive significative e l’obbligo di un risarcimento danni di notevole entità
Chiarire la Differenza tra Reati
In questo momento storico, si osserva una crescente tendenza a confondere reati distinti sotto un unico termine generico, “Stalking”.
Tuttavia, è fondamentale distinguere lo stalking, (come definito dall’articolo 612-bis del Codice Penale), da altre violazioni penali che, se pur rilevanti, presentano risvolti meno severi e più concilianti.
Tra queste rientrano, ad esempio:
- Articolo 660 CP: Molestia o disturbo alle persone.
- Articolo 494 CP: Sostituzione di persona.
- Articolo 633 CP: Invasione di terreni o edifici.
Il reato di stalking consiste in una serie di condotte reiterate. Tuttavia, nel caso specifico degli atti persecutori, tali condotte sono considerate parte di un disegno unitario ad opera del soggetto che li commette, il cui effetto è provocare un danno complessivo alla vittima, di entità superiore rispetto ai danni derivanti dalle singole azioni prese isolatamente.
Nonostante ciò, ogni episodio, può comunque essere perseguito come reato autonomo, secondo le norme che ne regolano l’unicità. Ad esempio, minacce, ingiurie o molestie, prese singolarmente, configurano reati punibili con sanzioni decisamente meno severe rispetto a quelle previste per lo stalking.
Come ci si difende da una falsa accusa di stalking?
Qualora si venga accusati del reato di stalking, si renderà necessario dimostrare in tribunale che la condotta lesiva non era compiuta al fine di, per l’appunto, “perseguitare” il denunciante, poiché un comportamento inopportuno o comunque inadeguato, non può essere automaticamente assimilato come stalking, specie se nella vittima non conseguono quelle azioni previste dalla norma, ovvero “un cambiamento delle proprie abitudini di vita, lo stato di malessere, oppure, il timore per la propria incolumità o di un proprio caro”.
Quindi occorrerà accertare l’eventuale malafede del denunciante, in quanto, sovente capita di ricevere denunce, per motivi di rivalsa personale (si pensi che negli ultimi anni, il 70% delle accuse per i “reati spia” si sono rivelati infondati).
In questa circostanza è cruciale accertare ad esempio, se insiste nella vittima “la falsa sindrome di vittimizzazione”, ovvero, quella condizione in cui una persona tenta a di convincere gli altri di essere vittima di stalking, inventando situazioni o eventi inesistenti.
Una vera vittima di stalking subisce traumi profondi che spesso la portano ad isolarsi, evitando contatti sociali e modificando radicalmente le proprie abitudini di vita.
Questi comportamenti possono includere la rinuncia a frequentare luoghi abituali o persone care, e l’adozione di azioni che riflettono una costante preoccupazione o timore per la propria sicurezza. Tali reazioni, rappresentano segnali chiari dello stato di ansia e vulnerabilità che la vittima vive quotidianamente (il cambiamento delle utenze telefoniche, il cambiamento degli orari e dei luoghi frequentati abitualmente, la richiesta di ospitalità in altre abitazioni, ecc…).
Si rende quindi indispensabile effettuare verifiche approfondite sulla reale situazione – attività questa, che può essere svolta con l’intervento di un investigatore privato autorizzato capace di procurare testimonianze e prove cruciali per la difesa.
Il più delle volte, il compito della nostra Agenzia Investigativa a Roma, è quello di verificare nel dettaglio le azioni di vita dell’eventuale falsa vittima di stalking al fine di procurare prove che attestino se ci sia o meno l’esistenza di un effettivo stato d’ansia o di paura o se realmente vi sia stata nella vittima una modifica delle proprie abitudini di vita.
Lo scopo delle nostre indagini verte nel dimostrare la falsità della denuncia, evidenziando come l’accusa possa rappresentare uno strumento per raggiungere obiettivi di coercizione o rivincita personali (per la cessazione di una relazione, per motivi di gelosia, per favorire il corso di una separazione o l’affido dei figli minori, o per interessi economici), contribuendo alla decostruzione delle false accuse di stalking, per garantire al cliente una difesa equità e imparziale
L’avvio delle indagini difensive
L’art. 327 – bis c.p.p. riconosce al difensore la facoltà di avvalersi di investigatori privati che a seguito di un mandato di incarico, svolgono sotto le proprie direttive, attività di indagini specifiche.
In base a quanto disposto dagli articoli 222 delle disposizioni attuative e 327-bis del codice di procedura penale, l’investigatore privato autorizzato è legittimato a svolgere indagini difensive mirate a raccogliere elementi probatori rilevanti nell’ambito di un procedimento penale; quindi, coordinato dall’avvocato difensore, potrà svolgere indagini “tipiche” o “atipiche” per aiutare a costruire una difesa che non si limita alla mera confutazione dei capi d’accusa ma si estende alla costituzione di prove documentali a discolpa del proprio assistito.
I nostri consigli…
Difendersi da una falsa accusa di stalking non è semplice e richiede un approccio strutturato e professionale. Ecco, secondo la nostra esperienza, alcuni dei passaggi fondamentali per poter improntare una buona difesa e limitare gravi conseguenze:
- Consulta un Avvocato
- È essenziale avvalersi di un avvocato esperto in diritto penale per comprendere le implicazioni legali dell’accusa e impostare una difesa solida.
- L’avvocato difensore potrà analizzare la denuncia e verificare se ci sono elementi contraddittori o infondati.
- Raccogli Prove a Discarico che puoi facilmente reperire
- Conserva tutte le comunicazioni pertinenti (e-mail, messaggi, registrazioni, ecc.) che possano dimostrare la tua innocenza.
- Cerca Testimonianze di terzi che possono essere cruciali per dimostrare un eventuale alibi o chiarire le circostanze dei fatti realmente accaduti.
- Evita Contatti con l’Accusatore
- Interrompi ogni forma di comunicazione con il denunciante. Anche contatti apparentemente innocui possono essere interpretati come ulteriori comportamenti di stalking.
- Rivolgiti ad un Investigatore Privato
- Un investigatore autorizzato può aiutarti a raccogliere prove documentali utili, come foto o video registrazioni, che mostrano la mancanza di fondamento dell’accusa.
- Gli investigatori possono anche rintracciare eventuali testimoni, intervistare persone direttamente o indirettamente coinvolte nella vicenda o confermare i tuoi alibi.
- Mantieni un Profilo Basso
- Evita discussioni pubbliche o post sui social media relativi al capo di accusa per non compromettere la tua difesa.
- Non accettare provocazioni e non prendere iniziative personali senza aver prima consultato il tuo legale.
- Presenta una Denuncia per Calunnia
- Se le prove dimostrano che l’accusa è falsa, infondata o, peggio ancora intenzionale, l’avvocato può consigliarti di procedere con una denuncia per calunnia contro l’accusatore.
- Partecipa alle Udienze con un Team di Difesa Preparato
- Durante le udienze, presentare una strategia di difesa chiara, basata su prove documentate e testimonianze affidabili, significa poter affrontare il processo con maggiore fermezza.
Una difesa strutturata su Figure Professionali Multidisciplinari
Affidarsi al nostro team difensivo multidisciplinare rappresenta un valido supporto per affrontare false accuse di stalking. La sinergia tra diverse figure professionali garantisce un approccio completo e mirato:
- Avvocati: Specializzati in difesa penale, si occupano di costruire strategie legali efficaci e gestire ogni fase del procedimento.
- Psicologi: Forniscono supporto emotivo e analisi che possono risultare utili anche nel contesto legale.
- Investigatori Privati: Raccogliendo prove concrete, contribuiscono a dimostrare l’infondatezza delle accuse.
- Consulenti Tecnici: Analizzano dispositivi elettronici e altre evidenze tecnologiche per offrire ulteriori elementi a supporto della difesa.
Grazie a questa collaborazione, è possibile costruire una difesa solida, agevolando il processo di tutela legale e garantendo la massima professionalità in ogni ambito.